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Manifesti Il Manifesto della Mc Generation Nella galleria degli stereotipi oggi in voga, i “giovani” sono i nemici giurati della globalizzazione. Mentre le tute bianche si organizzano per mettere a ferro e fuoco Genova durante il G8, ci permettiamo di proporre un pensiero diffuso ma poco pubblicizzato, nella convinzione e presunzione di rappresentare la “maggioranza silenziosa” dei giovani italiani, quella “Mc generation” che non deve vergognarsi delle proprie idee poco politically correct. Noi crediamo nella creatività. L’arte e la cultura vivono di confronto, scambio e dibattito. Il mercato globale della cultura è una risorsa per chi ha idee originali e ha voglia di realizzarle, tanto più nell’era della new economy. Noi crediamo nell’innovazione. Crediamo che il Terzo Mondo non potrà essere sfamato grazie alle ricette ammuffite degli stregoni ecologisti, ma attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica. E che la solidarietà vera verso i Paesi in via di sviluppo sia abolire i dazi sui loro prodotti, non imporgli una legislazione oppressiva. Noi crediamo nel buongoverno. Crediamo che la globalizzazione costringa i governi a una forma di competizione per garantire e non opprimere la vita e i portafogli dei cittadini. E questo nuovo governo “leggero” è il vero buongoverno. Noi crediamo in Internet. Crediamo che la Rete sia l’emblema della società aperta e integrata, che supera le barriere geografiche, che permette di far dialogare culture diverse in un grande spazio di libertà. Internet è un passo nel continuo progresso delle comunicazioni - ed ad ogni passo, si aprono nuove frontiere di libertà. Noi crediamo nel logo. McDonald’s è riuscito dove il comunismo ha fallito, nel dare un pasto appetitoso e conveniente a tutti. I simboli di MTV, Nike e Coca-Cola non sono un male in sè, bensì un’opportunità di libera scelta. Difendiamo quelli che guardano i video musicali su Mtv, che mangiano Big Mac e Coca-Cola, che comprano libri e cd da Amazon.com, che usano i programmi Microsoft, che fumano le Marlboro. Perchè pensiamo che non ci sia nulla di male. Amici del “popolo di Seattle”, del “Genoa Social Forum” e di tante altre sigle: continuate pure con la vostra guerriglia, ma non vi lasceremo parlare a nome di noi tutti. I giovani si meritano di meglio. Mc Generation Assieme agli amici: Manifesto dei Liberi Individui Gli individui che riconoscono il fondamentale valore della Libertà DICHIARANO CHE:
PERTANTO RIFIUTANO:
E PROMUOVONO POLITICHE CHE ASSICURINO:
E IN DEFINITIVA CHIEDONO:
Dichiarazione di indipendenza del Cyberspacedi John Perry Barlow(trad. di Alberto Mingardi) Governi del
mondo industrializzato, voi decadenti giganti di cemento e di acciaio. Noi siamo
il Cyberspace, la nuova casa della Mente. Nell'interesse del Futuro, noi vi
chiediamo, Uomini del Passato, di lasciarci soli. Voi non
siete benvenuti fra noi. Voi non avete alcuna sovranità dove noi ci
incontriamo. Noi non
abbiamo eletto un governo e nemmeno desideriamo farlo, per cui noi vi
attribuiamo un'autorità non più grande della stessa libertà di espressione.
Noi dichiariamo che la società globale che stiamo costruendo è da intendersi
per sua natura indipendente dalle tirannie che voi stessi cercate di
imporci. Voi non avete alcun diritto su di noi, né possedete alcun
mezzo di imposizione che possa farci paura. Voi non
avete preso parte alle nostre grandi e affollate discussioni, così come non
avete creato voi lo stato di salute dei nostri mercati. Voi non conoscete la
nostra cultura, la nostra etica, né il nostro codice non scritto di
comportamento che dà alla nostra società molto più ordine di quanto possiate
provvedere voi attraverso le vostre imposizioni. Voi avete
deciso che esistono dei problemi tra noi e che voi dovete risolverli. Voi
utilizzate questa scusa per invadere i nostri recinti. Molti di questi problemi
non esistono in realtà. Dove esistono veri conflitti, dove avvengono dei torti,
noi li individuiamo e li risolviamo con i nostri mezzi. Noi stiamo realizzando
il nostro proprio Contratto Sociale. Questa nostra forma di autogoverno nascerà
secondo le caratteristiche del nostro mondo e non del vostro. Perché il nostro
mondo è diverso. Noi stiamo
creando un mondo dove tutti posso accedere senza privilegi o pregiudizi indotti
dalla razza, dal potere economico, politico, militare o dal luogo di nascita.
Noi stiamo cercando di creare un mondo dove chiunque e ovunque possa esprimere
la propria opinione, non importa quanto personale, senza paura che questa non
venga ascoltata o costretta ad conformarsi. I vostri
concetti di proprietà, espressione, identità, movimento e ambiente non sono
applicabili nel nostro contesto. Essi sono infatti basati sulla materialità
delle cose. Qui nulla è materiale. Le nostre
persone non hanno un corpo, sicché, a differenza di voi, noi non possiamo
stabilire l'ordine attraverso la coercizione fisica. Noi crediamo che grazie ad
un'etica individuale unitamente ad un senso della comunità il nostro progetto
emergerà. I cittadini del nostro mondo virtuale possono attraversare con molta
facilità i vari confini delle vostre singole giurisdizioni. L'unica legge che
essi riconoscono in conformità alle loro singole culture di provenienza è la
legge Aurea sulla base della quale speriamo di potere costruire le singole
soluzioni ai nostri problemi. Certamente non possiamo accettare quelle soluzioni
che ci vengono imposte. Negli Stati
Uniti, voi avete oggi creato una legge, la riforma del sistema delle
telecomunicazioni, che ripudia la vostra stessa costituzione ed insulta il sogno
di uomini come Jefferson, Washington, Mill, Madison, DeToqueville e Brandeis.
Questi sogni devono adesso tornare a realizzarsi con noi. Siete
terrorizzati dai vostri stessi figli che vivono in un mondo, il Cyberspace, che
conoscete appena e affidate alla burocrazia la vostra responsabilità di
genitori perché troppo codardi per confrontarvi direttamente con loro. Nel
nostro mondo tutti i sentimenti e le umane espressioni, dalle più basse a
quelle più elevate, costituiscono un tutt’uno all'interno della comunicazione
globale attuata attraverso bits. Non possiamo separare l'aria sporca che
respiriamo da quella che sostiene gli angeli in cielo. In Cina,
Germania, Francia, Russia, Singapore, Italia e negli Stati Uniti, voi state
cercando di tenere lontano il virus della libertà ergendo posti di vigilanza
lungo le frontiere del Cyberspace. Queste potranno tenere lontano il contagio
per un breve periodo di tempo ma, in un mondo che si appresta ad essere avvolto
dalla comunicazione digitale, questo rimedio non può funzionare. Le vostre
obsolete industrie dei media perpetueranno la loro decadenza proponendo leggi,
in America ed altrove, che proclamano loro stessi come depositari della parola
nel mondo. Queste leggi renderanno le idee alla stregua dei prodotti
industriali, non più nobili dei falsi idoli dorati che, a parole, dite di
disprezzare. Nel nostro mondo, qualunque creazione della mente umana può essere
riprodotta e distribuita all'infinito senza alcun costo. La diffusione del
pensiero non ha più bisogno delle vostre industrie per essere compiuta. Queste
ostili e crescenti misure attuate contro di noi, ci pongono nella stessa
situazione dei primi coloni che, amanti della libertà e
dell'autodeterminazione, rigettarono l'autorità di un potere distante ed
arrogante. Dobbiamo dichiarare la nostra indipendenza dalla vostra sovranità
che non si estende alle nostre vite "virtuali", benché i nostri corpi
continueranno a sottostare alle vostre leggi materiali. Noi ci moltiplicheremo
su tutto il Pianeta in modo che nessuno potrà così arrestare i nostri
pensieri. Fonderemo
nel Cyberspace una nuova civiltà della Mente. Che questa possa risultare più
umana e tollerante del mondo che i vostri governi hanno eretto.
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